La brand strategy o strategia di brand è un piano strategico di ampio respiro e lungo periodo per:
- comunicare i valori del brand
- differenziarsi dai competitors (con identità visiva, tone of voice, stile, scelte di contenuti)
- raggiungere il target e curare il posizionamento
- sviluppare la brand reputation
Perché, cosa e come comunicare, sono scelte di fondo che orientano ai canali e agli strumenti attraverso i quali intercettare il target.
La strategia definisce come il marchio si presenta, non soltanto in termini visivi ma anche di reale offerta ai Clienti: emozioni ed esperienze sono le chiavi di connessione al pubblico, ovvero il modo in cui il brand è percepito e vissuto.
La finalità di una strategia di brand efficace è l’affermazione e lo sviluppo del brand: ha obiettivi concreti che impattano sulle performance del marchio. Innanzi tutto attrarre Clientela e fidelizzare la Clientela.
Il successo di una buona strategia si misura dai suoi risultati e dalla sua capacità di innovarsi per stare al passo con le aspettative del pubblico e, anzi, di anticiparne e leggerne bisogni e desideri.
Aziende e professionisti hanno bisogno di essere attrattivi, riconoscibili, memorabili, affidabili. Questo significa pensare a un branding originale, forte, persuasivo. Un branding aperto al cambiamento, coerente alla propria essenza eppure dinamico e lungimirante.
Perché parlo di branding componibile o “brand strategy modular”?
Il branding componibile o “brand strategy modular” è una strategia di branding con un approccio più flessibile e adattabile alle esigenze di un’azienda.
Non è un servizio statico.
Al contrario, il branding componibile è un puzzle che si compone in un work in progress che incastra un tassello dopo l’altro, nelle forme giuste e nei tempi migliori.
È un sistema studiato su misura del brand e del suo momento storico.

Consente azioni coordinate progressive, già predisposte per funzionare in sequenza.
Immaginate una strategia che prevede la realizzazione di un sito web, di un blog, di un e-commerce, di un logo e di ogni dettaglio di immagine, della definizione di brochure e materiale pubblicitario offline, di campagne promozionali via radio o tv, della preparazione di contenuti per la comunicazione online, dell’apertura e della gestione di canali social…
Un programma estremamente complesso, che coinvolge più competenze, che comporta un ingente impegno economico e che non sempre riesce a essere affrontato e sostenuto in termini pienamente soddisfacenti.
Talvolta qualche punto sfugge, mal si coniuga a un altro, perde il ritmo, sfora la tabella di marcia, esce dal budget.

Il branding componibile si fonda su un progetto complessivo, si declina in step. Ovvia di fatto a molte possibili criticità della consueta strategia “in blocco”.
Permette di modulare attività, passaggi, investimenti.
Favorisce il brand perché lo accompagna di più e meglio nella consapevolezza e nell’applicazione di ciò che la strategia delinea. Rende possibile tarare ogni passo, verificare in corso d’opera la tenuta e la risposta di ogni elemento della composizione e di apportare in modo snello e veloce eventuali utili correttivi.
Ulteriore aspetto interessante del branding componibile è la profondità: sostanzialmente attua una politica di marketing e comunicazione di “prossimità”, al brand e al Cliente. Li osserva da vicino, giorno per giorno, modulo dopo modulo. Li modella, nelle parti tecniche e creative, con una visione decisamente più intensa e precisa.
Con il branding componibile, il marchio (Azienda, professionista, attività commerciale o artigianale, personaggio pubblico) riesce ad avere un pronto ed efficiente controllo sulla “costruzione” e a pianificare più comodamente l’investimento.
Ho messo a punto questo metodo con i colleghi di Sei Digital, esperti in sviluppo web, SEO, soluzioni tecnologiche, social media management, grafici, fotografi, project manager.
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