Il curriculum del ghostwriter

Chi è il ghostwriter? Uno scrittore fantasma…o una scrittrice fantasma, come me.

(Sono viva, non faccio paura, non abito come una presenza inquietante in un vecchio maniero!)

In sintesi, io ghostwriter o scrittrice fantasma scrivo libri e testi per conto altrui: romanzi, saggi, racconti, manuali, guide, lettere, relazioni, copy per il web o per una brochure aziendale, post per blog.

Nel mio “curriculum” posso dirti genericamente quanti testi e di quali generi ho scritto, posso escludere la mia bravura per il thriller e offrirti la mia professionalità per autobiografie, sentimentali, saggi narrativi, storytelling aziendale, personal branding, fantasy, sociale, giuridico-economico, lifestyle e moltissimo altro ma non posso fare un elenco di REFERENZE. No, ai miei committenti devo garantire massimo rispetto della riservatezza: io scrivo, non figuro e alla fine del servizio mi dileguo!

Per il mio lavoro è pattuito un compenso, la “gloria” del risultato spetta ai miei Clienti.

❤️Il mio vero curriculum, al di là della quantità di incarichi svolti (che ahimè in ragione dell’età è consistente!), è la straordinaria esperienza che ha affinato capacità, sensibilità, umanità, empatia, conoscenza.

Dico sempre che vivo tante vite, interpreto tanti ruoli, mi immergo in diversi stati d’animo, provo un’infinità di avventure, faccio un numero incalcolabile di viaggi, imparo, provo e tocco sensazioni, sfumature, emozioni che nei miei soli giorni non avrei l’opportunità di esplorare…Studio, faccio ricerche, mi calo in situazioni, piango, rido, rifletto, spero, esulto. Proprio come gli autori, anche se io rimango nell’ombra.

Le storie che scrivo non sono mie, le respiro però come se lo fossero perché un servizio di ghostwriting è cogliere prima di ogni altra cosa lo spirito di chi si affida a me. Fare la scrittrice fantasma è un po’ come avere una bacchetta magica e le ali: possono essere chiunque, andare ovunque.

Poi c’è molto altro. Molto. Perché essere l’ombra di un autore, di un libro o di qualsiasi altro testo, richiede energie, impegno, responsabilità, competenza. E umiltà. Umiltà senza confini!

«Facendo l’attore sono stato un idraulico omosessuale, un prete gesuita e un manager dell’industria del tabacco. Ho cambiato diverse pelli e ho scoperto la tolleranza verso tutti quelli che camminano su questa terra.»

➡️Russel Crowe⬅️

Cito con grande piacere queste parole di Russel Crowe perché è un parallelismo calzante e intenso. Sebbene gli attori ci mettano faccia e talento, come dei ghost anche loro portano in scena o sullo schermo un personaggio e una storia, non se stessi. Nel cammino della loro carriera sviluppano, come i ghostwriter, quella vicinanza agli altri che è la skill umana per eccellenza. Quella che Russel Crowe chiama tolleranza è innanzi tutto assenza di giudizio, pietà, apertura, curiosità. Gli altri sono un’occasione, un’opportunità, un mondo nel quale io ghostwriter devono entrare con delicatezza, rispetto, amore, entusiasmo.

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