La scrittura umana: molto meglio di ChatGPT

ChatGPT lusinga molto, è abilissima a sedurre. Sei tra chi ne subisce l’incanto? Attenzione.

ChatGPT (et similia) è una traditrice incallita.

Tu la ami e ti fidi, lei non prova per te gli stessi sentimenti.

Lasciamo perdere i possibili errori, problema al quale si può rimediare con un attento controllo e una buona revisione. Quello che dell’uso smodato può nuocere è proprio l’automatismo che induce.

Invece di

  • pensare
  • chiedere qualche aiuto a ChatGPT
  • verificare le informazioni
  • entrare in modalità creativa
  • elaborare il testo

il rischio è accelerare il processo e saltare addirittura qualche passaggio. Magari:

  • chiedere aiuto a ChatGPT
  • verificare le informazioni
  • elaborare il testo

Un po’ come lasciarsi guidare rinunciando a scelte profonde e a grandi impronte di personalità. Produrre testi con l’alleanza dell’intelligenza artificiale può insomma diventare far produrre testi dall’intelligenza artificiale.

Io vedo la questione in termini umani e professionali. Con fierezza e passione. Con il diritto e il dovere di coltivare, allenare, esprimere il massimo possibile di conoscenza, capacità, originalità.

ChatGPT può scrivere testi “più belli” dei miei?

Non posso escluderlo. Ma non saranno mai COME i miei.

Accetto l’aiuto di ChatGPT ma non abdico a me stessa.

  • Non voglio impigrire il mio cervello
  • non voglio smettere di provare l’emozione dell’ispirazione, la fatica di scrivere una storia, un post, un discorso, una relazione
  • non voglio lasciare a un’amante fedifraga la soddisfazione di gioire per un risultato

ChatGPT è più geniale di me?

Può darsi, resto umile…Ma la strategia di un brand storytelling, di un piano editoriale, di un racconto aziendale, voglio immaginarla, cercarla, studiarla, sentirla, non vederla produrre da lei alla velocità della luce.

Ecco, il pericolo è che in lei si nasconda anche uno spirito da serial killer. Uccide la creatività, spegne il lavoro dell’intelletto.

Altro che appiattire la scrittura, può appiattire noi!

Dai, su, rifletti. Davvero devi sempre risparmiare energie e tempo? Davvero preferisci che la tua storia e la tua comunicazione non passino più da un cuore?

Io rispetto ChatGPT (et similia) ma difendo anche la mia intelligenza. Desidero preservarla, impiegarla, tenerla viva.

Prendo quello che di buono ha da offrirmi e la tratto bene, ma conservo gelosamente la ricchezza che ho in testa.

Lo faccio per me, lo faccio per i miei Clienti, lo faccio per onorare l’unicità che distingue gli esseri umani.

Lo faccio perché non mi interessa e non mi affascina affatto la “comodità” di non ragionare. La risposta pronta mi toglie il gusto di imparare, di sbagliare, di provare.

Mi fa paura la corsa a “fare meno possibile”.

Anzi, detesto anche soltanto l’ipotesi. Voglio dedicarmi, migliorare, sorridere, sbuffare, commuovermi dietro e dentro le parole.

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